Mens sana

Scrivi che ti fa bene, scrivi che ti passa.
scrivi, è come sudare litri e litri
e poi dormir leggeri
che il caldo non lo senti più.
Ho perso di vista il finale
un rotolo di carta steso ad asciugare
asciugamani al vento d’estate
biancheria sparsa sui nostri letti.
Scrivi che il cuore si svuota
e non c’è verso di pedalare i chilometri
dei canti di gruppo non rimane che un’eco
tra le foglie d’agosto che non voglion cadere
e un istante basta a piacersi meno
e un istante basta a piacersi ancora.

Tu scrivi
che poi si vedrà.